Tutto inizia con un libro che si trova nello scaffale sbagliato, in una biblioteca di cui non si conosce il nome. Il libro si apre nel mezzo perché dentro c’è un foglio ripiegato in due. Sul foglio c’è un messaggio scritto da una ragazza. Un coetaneo che frequenta la biblioteca lo trova. I due cominciano a scambiarsi messaggi attraverso il libro. Non si firmano con i loro veri nomi, ma come Una e Dan, i protagonisti di Puck il folletto.
Anche se non si riconoscono, forse si vedono tutti i giorni a scuola: è Una la rossa che sorride come se si fosse appena ricordata qualcosa di buffo? È Dan il biondino con gli occhi verdi da gatto che vedono dentro le persone? Dan e Una sembrano due ragazzi come tanti, ciascuno con una storia familiare più o meno difficile, con passioni, desideri, paure. Cercano di scoprirsi, si punzecchiano, flirtano, e si rivelano uno all’altra come forse non sarebbero mai riusciti a fare di persona.
A poco a poco, però, dai loro messaggi emerge una realtà sempre più strana e inquietante. Dove si trovano davvero Dan e Una? Che posto è l’Istituto che frequentano insieme a tantissimi altri ragazzi? Si tratta di un collegio? Di una scuola speciale? Di un riformatorio? E perché tutti i giorni devono prendere una medicina che cancella i loro ricordi? Dan e Una continuano a scriversi e a registrare tutto, finché la realtà, più cruda e feroce di qualsiasi storia nei libri, irrompe nelle loro vite e li costringe a uscire allo scoperto.
Autore: Elisa Puricelli Guerra
Editore: Einaudi
Anno: 2012
Recensione premiata
Filippo E. – Classe 1B “Machiavelli“
Premio speciale
Maria Vittoria B. – Classe 2E “Pieraccini“
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