Questa storia comincia con un ragazzo che prende il suo zaino, scende le scale e si incammina verso scuola. Sarebbe potuto essere un venerdì come tanti, se non ci fosse stato il compito di matematica all’ultima ora. E se, in quell’occasione, il ragazzo avesse dato un’altra risposta forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma quella risposta gli cambia la vita. Da un giorno all’altro, il suo mondo si popola di mostri: mostri che se ne vanno per poi tornare, mostri che feriscono, umiliano, sbeffeggiano. Mostri che guardano, che girano la testa dall’altra parte. Il ragazzo sente crescere dentro di sé la rabbia e l’odio, ma non sa come buttare fuori il fuoco che gli brucia dentro. Vorrebbe trasformarsi in un supereroe: come loro, vorrebbe avere un potere, un potere molto grande, capace di impedire che gli si faccia di nuovo del male. E alla fine quel potere lo trova. L’invisibilità. Un libro coinvolgente e indispensabile che incoraggia a fare un passo avanti per non ridurre nessuno a “invisibile”
.
Lavoro di classe IID Rosai
Per il nostro lavoro, siamo partiti da una lettura commentata del libro: “Il ragazzo contro la guerra”, una storia emozionante che ci ha condotti a molte e variegate riflessioni, che abbiamo deciso di canalizzare in un video che potesse raccontare la storia di Yanis e nel contempo far capire l’importanza di Emergency, di Gino Strada e dei tanti medici che ogni giorno lottano per salvare vite di uomini, donne e bambini innocenti, vittime di guerre ingiuste e spietate. Guidati dalla professoressa Rubino e dal professor Taiuti, abbiamo scoperto e sperimentato la stop motion, una tecnica che a partire da una serie di scatti fotografici, attraverso il montaggio, li trasforma in un video. Mentre un nostro compagno si occupava del disegno dei personaggi principali: Yanis e Gino Strada, abbiamo scelto gli episodi significativi del libro da inserire nel progetto e formato dei piccoli gruppi di lavoro, ognuno dei quali si sarebbe occupato sia della rappresentazione della scena che della sua narrazione. Terminata questa prima fase, abbiamo stampato degli sfondi, disegnato una cartina che riproducesse le tappe del viaggio di Yanis e iniziato a scattare! Fotografando le varie scene e spostando i personaggi di pochi millimetri dopo ogni scatto, si è creata un’illusione di movimento che ha dato vita al nostro piccolo film. Ad esso sono stati aggiunti gli audio delle voci narranti, che hanno ripercorso la trama del romanzo e aggiunto una piccola riflessione sull’importanza dei diritti umani.
.
Lavoro di classe IIE Calvino
CONDIVIDI: