Blog

25 aprile Festa della Liberazione

22 Apr 2023

Tosca Bucarelli: paura, libertà, coraggio

di Robert Borcan, II B Pirandello

Vi capita mai di avere paura? Non parlo di quella paura comunemente chiamata come “fobia”, ma di quella sensazione, di quella precisa sensazione: un forte battito cardiaco con una specie di fitta al cuore. Per fare un esempio: immaginatevi camminare di notte in un sentiero immersi nell’erba alta. Uno scenario spaventoso. Ora immaginate che la paura non esista. La paura ci accompagna costantemente ed è fondamentale.

C’era una donna che conviveva con una paura costante.

Lei partigiana, contro un mondo nazista e fascista.

Lei era Tosca Bucarelli.

Tosca nasce a Firenze il 4 ottobre 1922, fin da piccola crescerà con i valori patriottici. In giovane età entrerà a far parte dei GAP (Gruppi d’Azione Patriottica). Tutti ammiravano il suo coraggio e la sua audacia. “Toschina” divenne ben presto il suo affettuoso soprannome.

Poi arrivò il grande momento: proprio lei venne scelta tra i gappisti per un attentato nel pieno centro della città di Firenze. Era l’8 febbraio del 1944. Nell’odierna Piazza della Repubblica, c’era allora – e c’è tuttora – il Bar Paszkowski, luogo di ritrovo dei comandanti tedeschi e dei capi fascisti. Quegli erano i veri obiettivi. Insieme alla ragazza c’era Antonio Ignesti: un gappista esperto che sarebbe morto poco tempo dopo per una malattia.

I due entrano.

Lei con un cappotto rosso.

Lui con una giacca di pelle.

Si siedono in uno tra gli unici tavoli liberi.

Aspettano la consumazione.

Tosca tira fuori la bomba dalla sua borsa, accende la miccia, lo mette sotto al tavolo. Bum. Cade. La rimette in fretta e furia nella sua borsa.

Tentano la fuga ma Antonio viene preso e Toschina riesce a salvarlo, a discapito della sua libertà. Ecco: la libertà.

Ci pensate a quanto la libertà sia impattante sulle nostre vite? Ci pensate a quante persone si sono battute per la propria e per la nostra libertà?

La libertà è un concetto astratto che però si concretizza quotidianamente.

Affermare i propri diritti, è libertà.

Esprimere i propri pensieri e opinioni, è libertà.

Credere nel proprio Dio e nel proprio culto, è libertà.

Anche la libertà ha però dei limiti, come tutto, stabiliti dalla legge.

“La mia libertà finisce dove inizia la tua”, ed è proprio vero.

La libertà ha avuto un cammino tortuoso e faticoso, il suo raggiungimento rappresenta un grandissimo traguardo.

Noi giovani, in primis, dobbiamo difenderla a tutti i costi.

Dopo la sua cattura, Tosca verrà torturata, picchiata. Loro, i fascisti, volevano le sue parole. Lei non si degnava di aprire bocca. Questo è il coraggio. Viene portata al carcere femminile di Santa Verdiana di Firenze. Pensava di morire, di essere deportata. Il 9 luglio 1944, un gruppo di gappisti guidati da Elio Chianes e da Bruno Fanciullacci, libera Tosca.

Tosca è una donna coraggiosa.

Lei sa benissimo che c’è qualcun’altra donna in quel carcere.

Sceglie di non scappare se non con le altre detenute, così scappano 16 donne, 16 coraggiose donne. In seguito alla liberazione di Firenze, si sposò con il partigiano Roberto Martini.

Da quando conosco la sua storia, mi chiedo continuamente se avessi avuto il suo coraggio.

Il coraggio di combattere per degli ideali, il coraggio di salvare Ignesti durante l’attentato, il coraggio di non parlare e di voler salvare tutte, il coraggio di ripartire da zero.

La paura e il coraggio sono opposti, forse è meglio dire che il coraggio è una conseguenza della paura. Il coraggio è forza e volontà d’animo.

Questa era la storia di una donna, di una partigiana. Questa è Tosca Bucarelli.


CONDIVIDI:

Articolo precedente

Articolo successivo