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Malala

13 Apr 2023

Di Giorgia Salerno, 1C Rosai

Immagina di vivere in un paese in cui donne e ragazze non possono uscire di casa senza essere scortate da un uomo. Immagina di dover indossare abiti che coprono ogni centimetro del tuo corpo, viso compreso.
Questa è la vita in Afghanistan, in Pakistan e in molti altri paesi sotto il regime dei Talebani.
Questa è la vita a cui alcune ragazze hanno cercato di ribellarsi.
Qualcuna ha avuto successo, qualcuna no.
Malala Yousafzai a quindici anni ha avuto il coraggio di ribellarsi alla vita che aveva, alle ingiustizie del suo paese. Malala Yousafzai a SOLI quindici anni è riuscita a fare delle cose pazzesche per denunciare la condizione delle donne e le discriminazioni del suo paese e per farlo ha anche creato un blog.
Altre donne, invece, vivono con il terrore di morire solo per quello che pensano.
Malala, invece, a meno di diciotto anni è riuscita a  scappare dal suo paese per provare a riavere i diritti che le erano stati tolti. È riuscita ad alzare la voce contro persone più grandi e più potenti, non solo per se stessa, ma anche per tutte le altre donne. È riuscita a studiare e ad aiutare gli altri.
Per questo ha vinto innumerevoli premi, tra cui un premio Nobel per la pace nel 2014  ed è riuscita a fondare un’associazione per aiutare le donne che, come lei sono state discriminate.
È talmente ammirata che moltissime persone hanno voluto raccontare la sua storia e ci sono dei libri che parlano della condizione delle donne in Afghanistan.
Su questi importanti argomenti io vorrei consigliarvi  due libri, a mio avviso molto avvincenti e interessanti:

 “Storia di Malala” , di Viviana Mazza e  “Sotto il burqa”, di Deborah Ellis, che racconta la storia di Parvana, una ragazzina coraggiosa che per sopravvivere ai Talebani dovrà fingere di essere un maschio.
Spero che anche a voi piacciano.


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